«Negli ultimi cinque anni, malgrado fossimo seduti ai banchi dell’opposizione in consiglio comunale, abbiamo ottenuto un lungo elenco di risultati positivi per Carpi, spesso superando le resistenze dell’attuale amministrazione comunale uscente. Ora ci candidiamo per amministrare la città nei prossimi cinque anni, con competenza, esperienza e solido impegno rivolto alla tutela della “casa comune”»: Monica Medici, candidata sindaco del Movimento 5 Stelle a Carpi, fa un bilancio dell’impegno profuso finora, rilanciando su contenuti e impegno per il futuro prossimo.
«Ricordiamo qui alcune delle nostre conquiste importanti. Siamo stati i primi a sollevare la questione della pericolosità delle condutture in cemento-amianto dell’acquedotto e abbiamo sostenuto sempre il lavoro del Comitato Acqua Pubblica, fino al raggiungimento dell’obiettivo, cioè la sostituzione delle condutture che è iniziata di recente. Vogliamo poi ricordare il referendum che puntava a far rimanere pubblica Aimag; malgrado non sia stato raggiunto il quorum, il 97,4% dei votanti ha espresso una posizione nettissima: no alla vendita a Hera. E di questo l’amministrazione ha dovuto tenere conto. Come Movimento 5 Stelle, ci siamo poi impegnati in una forte azione politica di sostegno ai cittadini e al Comitato No Fantozza per dire no alle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo delle campagne tra Carpi e Reggio Emilia, proprio nel cratere del sisma del 2012. Dopo innumerevoli incontri e la raccolta di alcune migliaia di firme, la Regione ha finito per bloccare le autorizzazioni alle società interessate».
«È utile anche richiamare quanto accaduto con la ditta Tundo, che si occupava del trasporto scolastico nel territorio dei Comuni dell’Unione Terre d’Argine – spiega Medici – Già nel 2015 avevamo segnalato alcune presunte irregolarità con esposti a Procura e Corte dei Conti riguardanti la gara d’appalto, ma a suo tempo non si sortì effetto. Nel 2018 si è poi verificato uno stato di agitazione tra il personale della ditta per mancato pagamento di stipendi e a fine novembre dell’anno scorso l’Unione, come ha scritto l’ente stesso in una nota, ha risolto i contratto d’appalto “a seguito di procedura aperta per grave inadempimento e in danno“. Anche in questo caso, abbiamo agito da custodi del bene pubblico, come riteniamo sia dovere di ogni amministratore».
«Non manco qui di sottolineare la questione della grande area verde della Cappuccina, dove l’attuale Giunta avrebbe voluto costruire una residenza per anziani privando la città di un notevole polmone verde. Noi abbiamo, fin da subito, sostenuto che era invece meglio mantenere integra l’area verde e rivalutare gli edifici esistenti per realizzare un polo dedicato all’assistenza agli anziani, garantendo ai cittadini, nel contempo, un servizio adeguato e il rispetto del verde pubblico. L’amministrazione ha quindi fatto retromarcia, per poi annunciare l’avvio di un percorso partecipato per la costruzione della nuova residenza. Bene, diciamo noi; per fortuna che abbiamo fatto sentire la nostra voce».
«Altra cosa: ricordate quando la trasmissione Report denunciò il problema delle polveri di vetro che dai cumuli dell’Emiliana Rottami a San Cesario arrivavano fino alle abitazioni? Là veniva conferito anche il vetro di Carpi e per noi la salute dei cittadini è priorità. Abbiamo quindi presentato una mozione in consiglio chiedendo che Aimag si impegnasse a vincolare il contratto con Emilia Rottami alla messa in sicurezza del materiale accatastato. La mozione è stata bocciata; ma poco dopo il Pd ne ha copiato pari pari il contenuto utilizzandolo per presentare una propria mozione, togliendo il vincolo del patto di sindacato e coinvolgendo Arpa, Usl e Provincia. Noi votammo a favore, con coscienza e impegno civico, ma con l’amarezza di dover constatare un comportamento contraddittorio e pretestuoso da parte del Pd. La lista sarebbe ancora lunga, ma il significato è chiaro; continueremo a impegnarci per il bene della nostra città».