Dopo quasi tre anni di discussioni il Sindaco Bellelli ha finalmente deciso di avviare la sostituzione delle tubazioni in cemento-amianto dell’acquedotto di Carpi.
Martedì scorso ha spiegato di avere l’appoggio degli altri soci di Aimag ad un finanziamento straordinario, al quale manca soltanto l’ultimo assenso formale di ATERSIR.
Onore a Bellelli. Quando un Sindaco fa ciò che i cittadini gli chiedono il Movimento Cinque Stelle lo sostiene. E lo ringrazia. In questo clima di conflitto mondiale continuo il nostro segnale di pace è dimenticarci che siamo stati primi a richiedere questi lavori, che a conti fatti l’investimento può essere fatto da Aimag senza particolari impatti sulle bollette e che, anzi, alla fine i carpigiani spenderanno molto di più per la nuova piscina piuttosto che per l’acqua pubblica senza amianto.
Ringraziamo anche il Comitato Acqua Pubblica, cui il Movimento ha dato il proprio sostegno fin dal principio. Certo, questo è solo l’inizio. Per fare i lavori ci vorranno degli anni e gli effetti non saranno immediati. Nel frattempo il Movimento continuerà a tenere il fiato sul collo del Comune.
Anche perché nell’assemblea di martedì i tanti cittadini presenti – compreso Bellelli – hanno toccato con mano cosa significa disporre di un’azienda come Aimag, che interviene quando serve ai comuni, non quando serve agli azionisti di borsa.
La questione spinosa della somministrazione di acqua senza amianto nelle scuole deve essere in un qualche modo affrontata. Crediamo che possa essere il momento di verificare la possibilità di bonificare i percorsi che uniscono l’anello cittadino alle scuole dove i nostri figli passano le loro giornate, così riducendo al millesimo le probabilità di contaminazione.
Bellelli goda di tutti i meriti di questa operazione, noi speriamo che ciò gli serva per capire cosa fare con il futuro di Aimag. I cittadini lo hanno capito da un bel po’. Per questo lanciamo un’altra proposta: l’azionariato popolare diffuso.
Aggiungiamo o sostituiamo un componente del consiglio di amministrazione nel momento in cui questa quota raggiunga il 10% dell’azienda.
Un consigliere scelto dal popolo, che risponda alla lobby dei cittadini.