“Morelli replica anche a chi ha votato contro o si è astenuto, come il consigliere Pd Ruggero Consarino, dall’ approvare la variazione di bilancio giovedì sera in Consiglio, bloccandone così l’ immediata esecutività.
«Prendo atto che chi si è astenuto o è contrario non è a favore di tutti quegli eventi che ravvivano il centro storico» contrattacca Morelli.”(Gazzetta, 23 giugno2018)
Caro Morelli, politico navigato del PD, dovrebbe sapere che per l’opposizione votare contro la variazione di bilancio, anche se d’accordo (NON E’ IL NOSTRO CASO) è un atto politico, di visione e di appartenenza a un mondo ben distante dalle sue concezioni. La sua conclusione è alquanto un arrampicarsi con i tacchi a spillo su una parete di roccia. Il regolamento sui Dehors che ha proposto è l’antitesi di regolare e deregolare quello che finora era buonsenso e civiltà e non prevaricazione di uno sull’altro.
Addirittura la vostra prima stesura del regolamento prevedeva di togliere la richiesta al vicino commerciante di poter usufruire dello spazio antistante, quindi di sconfinare tranquillamente, il Far West ! E per inciso durante la discussione della delibera il vostro dirigente è incappato in errori che han portato la maggioranza in un voto favorevole seppur non comprendendo ciò che stavano votando effettivamente. Oltre il Far West, cosa c’è?!
Ribadiamo, assessore Morelli, che il fare eventi non deve avere un fine a se stesso, bisogna sapere dove si sta andando, porsi un obiettivo. Che cos’è la cultura? Non abbiamo mai visto fare una misurazione del gradimento della cittadinanza e del rientro sia economico e culturale dei vari eventi. Anche nel settore cultura si renda necessaria una progettualità per offrire ai cittadini dei “prodotti” di successo in grado di riscontrare il gradimento e avere un progresso civico.
Il nostro voto contrario alla delibera, caro Morelli, non è perché siamo contro o a favore dei suoi eventi. Il nostro voto contrario è soprattutto per bocciare una spesa di 10.000 euro di un noleggio di un’autoscala da usare per riparare i semafori perché non siete stati in grado di offrire un prezzo ragionevole per far sì che il bando d’acquisto non andasse deserto per ben due volte.
Soprattutto siamo contrari all’acquisto di quel terreno (il tratto di mura in via Catellani, area “ex buca”) a 240.000 euro quando il suo valore è di circa 13.000 euro. Mai visto un terreno che nel tempo ha avuto quotazioni così volatili: una zona non edificabile e incolta non può essere trattata come un terreno edificabile, non si può raggirare le situazioni a seconda chissà quale convenienza. Per dare il giusto peso di quel tratto scoperto di mura, occorre ricordare che la Soprintendenza non gli ha mai assegnato alcun valore.
Come vede caro Morelli, quando si vuole spostare l’attenzione sul gradimento o meno dei suoi eventi, dai veri problemi o dai fallimenti interni….