PUNTO 6) PRIVATIZZAZIONI E SMANTELLAMENTO DELLE NOSTRE LEGGI: annullamento del concetto di servizio pubblico.
Da un paio di anni uno spettro si aggira per l’Europa, si chiama TTIP ed è un trattato commerciale per il libero scambio in corso di negoziato tra USA e Unione Europea.
Le parole “libero scambio” servono a metterci tranquilli, ma se fosse una cosa così benefica perché il testo dell’accordo è tuttora segreto?
Quel poco che si sa dell’accordo ci consente di dire che se verrà firmato i cittadini dell’Unione Europea andranno incontro a questi effetti: riduzione delle garanzie e mancanza di tutela dei consumatori (lo dice Joseph Stigliz); diminuzione del PIL europeo (Tuft University Massachusetts); i governi degli stati non potranno più mettere regole che contrastino la ricerca di profitto delle multinazionali (lo dice la clausola dell’arbitrato internazionale o ISDS), se lo faranno potranno essere sottoposti a cause legali; alcune multinazionali hanno già fatto causa agli stati per le decisioni che vanno contro i loro interessi (per esempio contrastando la chiusura delle centrali nucleari in Germania, o contestando l’aumento del salario minimo dei lavoratori in Egitto); imprese multinazionali potranno imporre propri lavoratori stranieri in tutte le nazioni che sottoscriveranno l’accordo.
Provate ad immaginare cosa succederebbe se gli stati europei dovessero adattare le proprie regole a quelle USA in materia di fracking, OGM, sicurezza alimentare, regole sanitarie: basti pensare ad esempio da noi 1300 ingredienti non possono entrare nella composizione di cosmesi, in Usa gli ingredienti vietati sono meno di 20.
E a proposito di “libero scambio”: il TTIP spinge verso forme sempre più esasperate di brevetto, come verso varietà vegetali o animali: se un alimento che contiene gli OGM in EU lo si deve riportare obbligatoriamente in etichetta, in USA questo non è necessario , e vale la stessa cosa per i cloni animali in quanto considerati del tutto uguali agli animali nati naturalmente. Addio principio di precauzione, non sapremmo mai se stiamo mangiando un prodotto naturale o clonato.
I precedenti accordi con la scusa del “libero scambio” hanno fissato prezzi altissimi per farmaci di pubblica utilità; il TTIP sarà il “cavallo di troia” per sostituire tutte le gestioni pubbliche dei servizi essenziali con gestori privati. E in quanto all’ambiente , la pratica del fracking ampiamente sviluppata negli USA, potrebbe diventare una pratica diffusa anche in Europa con seri rischi di inquinamento delle falde acquifere, cedimenti del sottosuolo, esplosioni e terremoti (ricordiamoci il maggio 2012).
Se sei arrivato a leggere fino a qui non potrai più dire “non lo sapevo”. Le persone che si sono date da fare per cercare queste informazioni e per diffonderle, sono esattamente come te, non hanno dei superpoteri. Informati di cosa dicono del TTIP i politici che hai votato, o vuoi saperlo da noi?
Cerca i contatti con la Campagna Italiana Stop TTIP e aderisci alle mobilitazioni.
I parlamentari Cinque Stelle italiani ed europei lo fanno già.