Quando intervenire sulle calamità in Emilia diventa una corsa ad ostacoli. Ebbene si dice che la storia si ripete e parrebbe essere anche questo il caso. Solo diciannove mesi fa la terra tremava violentemente nella bassa modenese e la macchina ufficiale dei soccorsi mostrò le sue personalissime crepe fatte di ritardi e di inspiegabili dinieghi. E se di necessità si fa virtù, gli emiliani furono molto virtuosi nel rialzarsi affidandosi alla propria forza e dignità e a quella solidarietà di altri italiani,gente comune,che troppo spesso va a sostituirsi ad uno Stato carente e latitante. Varcammo in quella occasione una nuova frontiera dell’emergenza: il fai da te. E adesso, bè… ci risiamo?? Leggiamo dalla Gazzetta di Modena che inspiegabilmente, come già allora, viene respinta l’offerta di aiuto dei Vigili Del Fuoco Volontari locali. Cittadini che si offrono per dare aiuto presso la Protezione Civile, vengono rimandati indietro, anche se c’è bisogno di manodopera in queste fasi. Ci segnalano (in anonimato per timore di ritorsioni), che alla CRI di Reggio Emilia che si era data disponibile a intervenire di supporto, viene opposto rifiuto dalla Sala Operativa Regionale. E scopriamo da altra segnalazione, che gli operatori altamente qualificati della nostra Protezione Civile non sarebbero abilitati all’uso di un normale idropulitore casalingo! Tant’è che a chi ha telefonato per offrirne in dono/uso, sarebbero stati rifiutati!!!! E se si dice aiutati che Dio ti aiuta, aiutati che la Protezione Civile si, ma, forse, pero’…
La terza corsia dell’A22 salutata da tutti in Consiglio Comunale a Carpi, tranne noi del M5S, come un’opera necessaria e addirittura in grado di migliorare la qualità dell’aria, in quanto renderebbe il traffico più fluido, porta con sé in pancia anche la realizzazione del nuovo svincolo autostradale con la A1, che verrebbe ampliato in previsione dell’innesto con la nuova autostrada Campogalliano-Sassuolo.
Il 19 gennaio mi sono ritrovato sull’autostrada in direzione Modena, completamente ignaro, come molti (anche fra quelli nelle zone poi evacuate), che ci fosse l’alluvione.
L’autostrada, all’altezza dello svincolo, era una lingua di asfalto in mezzo ad un immenso lago, circondata da acqua a perdita d’occhio.
Allora è il caso di leggere cosa scrive Autobrennero nel Quadro Ambientale (che è parte della documentazione di progetto) a proposito del nuovo svincolo autostradale in relazione ai vincoli di tipo geologico-idraulico.
Ecco cosa riporta:

A dispetto di quanto Autobrennero conclude, e cioè che non è necessario fare alcuno studio di approfondimento perché “…si reputano gli interventi compatibili con la vincolistica presente”, la Commissione Tecnica di VIA ha richiesto che:
“Prima dell’avvio dei lavori, il proponente dovrà predisporre uno studio di compatibilità, da sottoporre all’Autorità competente, per l’espressione di parere rispetto la pianificazione di bacino, che documenti, in conformità alla nota prot. 4635 del 20/07/2010 dell’Autorità di bacino del Fiume Po e secondo l’art. 38 delle NA del PAI […] come le opere non modifichino i fenomeni idraulici naturali e le caratteristiche di particolare rilevanza naturale dell’ecosistema fluviale, che possono aver luogo nelle fasce, che non costituiscono significativo ostacolo al deflusso e non limitino in modo significativo la capacità di invaso, e che non concorrano ad incrementare il carico insediativo. In particolare dovranno esser predisposti degli appositi studi idraulici che individuino le misure atte a limitare l’impatto connesso con “l’esecuzione dei rilevati e opere d’arte connesse con il nuovo svincolo per Sassuolo, il quale potrebbe limitare condizioni di funzionalità idraulica dell’invaso e di laminazione, in casi di esondazione del Fiume Secchia”, come il proponente stesso afferma”.
Autobrennero S.p.A. ha in seguito ottemperato a questa prescrizione, sottoponendo uno studio di compatibilità idraulica all’Autorità competente; quello che non è dato ancora sapere è l’esito di questo studio.
Per questo abbiamo presentato un’interrogazione (
CLICCA QUI per il testo dell’interrogazione) per chiedere al Sindaco, che ha avuto la delega a partecipare alla Conferenza di Servizi per i lavori della terza corsia dell’A22, di conoscere l’esito di questi studi, visto che l’alluvione di questi giorni dovrebbe quantomeno rendere necessario un supplemento d’indagine, per valutare alla luce della calamità ambientale, l’impatto che il nuovo svincolo e la nuova autostrada avranno sull’equilibrio idrogeologico del territorio.