Per la nostra Costituzione, “agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso”.
Se vinci un concorso, devi essere assunto.
Ma se il concorso non c’è?
Per un Comune assumere una persona senza concorso pubblico, anzi inventandosi una improbabile e fantasiosa “convenzione” con un altro ente, non è un semplice peccato veniale ma un “atto incostituzionale” contrario all’art. 97 che recita: “ i pubblici uffici sono organizzati secondo le disposizione di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento (meritocrazia) e l’imparzialità dell’amministrazione (uguaglianza tra i cittadini)”.
A Carpi basta conoscere un dirigente o ex dirigente per essere assunti: competenza ed equità sono parole che vanno dichiarate nei discorsi ufficiali, ma non valgono per gli amici e gli amici degli amici.
Il Movimento 5 Stelle aveva capito fin dall’inizio che era strano che a vincere un concorso per un assegno di ricerca dell’università di Modena (Dipartimento Economia “Marco Biagi”) fosse proprio colei che girava da mesi nelle stanze del comune; poi per quale motivo il Comune stipula una convenzione per il pagamento dell’assegno di ricerca pari a 23.822,00 euro annui nel 2015, e rinnovata nel 2016, avente ad oggetto lo “studio dei principi del nuovo bilancio armonizzato”, quando ormai fiumi di parole sono già stati scritti da illustri esperti nazionali ed i nostri uffici comunali lo hanno già attuato e presentato in Consiglio il nuovo Bilancio Armonizzato ( si presuppone sappiano quello che hanno scritto o almeno si spera!).
Poi che strano, come resoconto del primo anno di ricerca la fortunata Vincitrice presenta 16 misere slide che qualsiasi bravo dipendente del nostro servizio finanziario avrebbe scritto in un pomeriggio.
Ma si sa il “diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, ed ecco che incautamente la nostra Signorina/ricercatrice manda una e-mail ai consiglieri comunali, mediante un indirizzo di posta elettronica a lei intestata con il dominio del Comune di Carpi, avente ad oggetto la convocazione della prima commissione consigliare con tanto di allegati da lei preparati.
Ma la Signorina non era una collaboratrice coordinata e continuativa di UNI.MO.RE. , vincitrice di un assegno di ricerca universitaria del Dipartimento di Economia?
Da quando è diventata la segretaria personale di alcuni funzionari del comune di Carpi?
Possedere un indirizzo e-mail personale con il dominio del Comune non è prova più che sufficiente per dimostrare l’appartenenza all’organico del Comune?
Molti potrebbero pensare: in fondo chi paga l’assegno alla Signorina è il Comune, se lavora un po’ per il Comune che male c’è?
In realtà il male è grande ed incommensurabile!
In un momento storico in cui tanti bravi laureati non trovano lavoro, devono emigrare, avendo constatato che competenza, meritocrazia, uguaglianza ed equità sono principi continuamente calpestati nel mondo del lavoro pubblico.
Questo comportamento clientelare nelle assunzioni ha portato l’Italia ad essere sempre meno competitiva, e non stupiamoci se tante nuove invenzioni e ricerche che potrebbero rilanciare il “nostro tessuto industriale” vengono fatte da giovani italiani emigrati, che donano le loro intelligenze a beneficio di altri paesi.
Eccovi spiegato il motivo del nostro Esposto presentato al Prefetto di Modena, alla Procura della Repubblica, ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione ed al Procuratore generale della Corte dei Conti, inviato il 7 ottobre 2016.
I Consiglieri Comunali Movimento 5 Stelle Carpi