Tutti parlano del referendum di ottobre, sembra fissato per il 2 ottobre. Giusto!
Però c’è un’altra data: 4 ottobre 2016.
Vi dice qualcosa? Il 4 ottobre si riuniranno i giudici della Corte Costituzionale per decidere in merito alla costituzionalità dell’Italicum, il nuovo sistema elettorale (legge 52 del 6 maggio 2015).
La nuova legge elettorale che entra in vigore dal luglio 2016, data in cui si pensa che sia stata approvata la riforma costituzionale che prevede un Senato non più elettivo, presume un sistema proporzionale che assegna un premio di maggioranza (340 seggi su 630, ossia il 54%) alla lista che supera il 40% al primo turno. Se nessuna lista raggiunge tale percentuale, si svolge un ballottaggio tra le due liste più votate, valido qualunque sia il numero dei votanti. Sono abolite le coalizioni.
Chi vince il ballottaggio si aggiudica il premio di maggioranza (340 seggi), le altre liste si ripartiscono i 278 seggi in base alle percentuali di voti. I restanti 12 seggi sono riservati alle circoscrizioni estero.
Entrano in Camera tutti i partiti che abbiano superato il 3% dei voti validi.
L’assegnazione dei seggi alla Camera avviene proiettando le percentuali dei partiti ottenuti a livello nazionale su 100 seggi. Nei 100 collegi ciascun partito presenta una lista di candidati. Il capolista è bloccato , cioè è eletto automaticamente se scatta il seggio, mentre le preferenze valgono solo per gli altri candidati.
Sono possibili due preferenze, purchè la seconda sia di genere diverso dalla prima.
Le liste devono essere composte in modo da alternare un uomo ad una donna e nell’ambito di ogni circoscrizione (Regione) i capilista di un sesso non devono essere superiori al 60%. E’ possibile che un candidato si presenti in più collegi, fino ad un massimo di 10.
Il Comitato del NO ha promosso la campagna referendaria per due quesiti di abrogazione parziale della legge 52/2015 (l’Italicum).
Uno è sul voto bloccato al capolista e le candidature plurime. Il secondo è sul premio di maggioranza e il ballottaggio senza soglia.
Sono due meccanismi che stravolgono i principi costituzionali del voto libero e uguale e della rappresentanza democratica.
Stiamo assistendo ad uno stravolgimento completo delle architetture fondamentali della Costituzione Italia e del sistema democratico in essa scritta.
L’Italicum riproduce i vizi del Porcellum già dichiarata costituzionalmente illegittima; vi è un eccesso di disproporzionalità tra i voti e i seggi attribuiti con il premio di maggioranza, e vi è una evidente lesione della libertà di voto dell’elettore per il voto bloccato sui capilista.
Perché è stata abbinata la legge elettorale alla campagna referendaria della riforma del Senato? Semplice: è un problema di democrazia e di rappresentanza, due leggi tolgono spazi di rappresentanza ai cittadini, incidono sulla pienezza dell’esercizio della sovranità popolare, altera il sistema dei poteri e contropoteri deliberati dalla Costituzione.
#IOVOTONO