«Ci sono carpigiani convinti che l’Italia stia pagando, per colpa dell’attuale governo, una pesante sanzione per la procedura di infrazione aperta dall’Unione Europea. La cosa, emersa durante il confronto fra candidati sindaci di Carpi promosso da Cgil, Cisl e Uil giovedì scorso, è semplicemente falsa e quando dal pubblico mi hanno posto la domanda e io ho cercato di rispondere, mi è stata tolta la parola dal moderatore»: così interviene Monica Medici, candidata sindaco del Movimento 5 Stelle a Carpi.
«Sono rimasta allibita dalle domande-accuse mosse da qualcuno del pubblico, secondo cui il nostro paese starebbe sborsando denaro per la procedura aperta a novembre 2018 per deficit eccessivo e questioni sulla regola del debito – prosegue Medici – La prima precisazione da fare è che la procedura è stata avviata per la mancata indicazione da parte dell’ex ministro Padoan di ben sette miliardi di debito pubblico negli anni 2016/2017. Il secondo punto è che la procedura di infrazione, che doveva trovare la sua applicazione concreta a primavera 2019, si è conclusa con una nota di particolare attenzione del debito pubblico italiano, ovvero saremo attenzionati e, solo nel caso di mancato rientro nei prossimi due anni del disavanzo eccessivo, potrebbe essere applicata una sanzione. Si tratta di una procedura regolata dall’articolo 126 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea».
«Ebbene – prosegue Medici – ho tentato di spiegare tutto ciò a chi aveva mosso le accuse dal pubblico, che continuava a insistere però sulla sua tesi. E i moderatori, anziché contenere l’inutile polemica, mi hanno tolto la parola mentre cercavo di chiarire la realtà dei fatti. Comunque, nessuna multa è stata inflitta e semmai un giorno dovessimo pagarla, la colpa è di Padoan e del Governo Renzi».