Nessuna fretta sull’Aimag, le scadenze sono solo nella testa del PD
La querelle sul destino di Aimag è ben lungi dall’essere definita e non si capisce perché, come si è letto sulla stampa in questi giorni, dovrebbe essere tramontata l’ipotesi di referendum.
La proposta di Forza Italia di consultare la popolazione con un sondaggio dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che eventuali sconvolgimenti dell’asset di Aimag non possono essere decisi nel chiuso di un Consiglio Comunale ma devono passare attraverso un coinvolgimento straordinario dei cittadini.
Se per esempio il Comune decidesse di vendere il Castello di Carpi, una cosa del genere potrebbe essere decisa con un semplice voto di maggioranza in consiglio?
Il consigliere Benatti però non deve cadere nella trappola della fretta; proprio per la delicatezza della questione bisogna dare tutto il tempo necessario ai cittadini per rendersi conto del “saccheggio” che si prepara ai loro danni e quindi di esprimersi in merito con piena consapevolezza.
Siamo stupiti che sulla stampa dei giorni scorsi si sia detto che i tempi tecnici del referendum chiesto dai cittadini sarebbero troppo lunghi.
Qui non c’è nessuna scadenza da rispettare:
il termine per decidere sull’Aimag è un termine che si sono dati i Sindaci e così come se lo sono dati se lo possono togliere;
la regola che i referendum comunali non possono essere fatti in concomitanza con i referendum nazionali è contenuta nel regolamento comunale, basta volerlo e la si può cambiare;
la fantomatica “gara del gas” che, viene ingiustamente usata come spauracchio per promuovere la fusione di Aimag, è già stata rinviata al 2020 (come avviene ogni anno da vent’anni).
Noi del Movimento Cinque Stelle siamo sempre favorevoli ad ogni strumento che promuova la partecipazione dei cittadini, ricordiamo in proposito di essere in attesa di discutere una mozione che condizioni ogni decisione sul futuro di Aimag all’esecuzione di un percorso partecipato secondo i termini disposti dall’apposita legge regionale.
Perciò sia il referendum, chiesto dal Comitato Acqua Pubblica, sia il sondaggio, proposto da Forza Italia, sono proposte valide, ma soltanto a patto che vengano svolti dopo che i cittadini siano stati adeguatamente informati e messi in grado di capire le conseguenze di tali scelte.
Guai a chi, in nome di scadenze e necessità del tutto strumentali alla propria causa, vuole forzare i tempi delle decisioni sull’Aimag.