Unione delle Terre d’Argine – 24/02/2016
A quanto pare, per il Sindaco di Carpi nonché Assessore in Terre d’Argine non tutte le donne residenti sul nostro territorio avrebbero il diritto di godere delle medesime opportunità e della medesima considerazione.
In occasione del rinnovo del regolamento della consulta il Movimento 5 Stelle aveva proposto l’introduzione della parità di genere agli organi della consulta, in osservanza ai diritti costituzionali.
Da Assessore in TdA Bellelli ha dichiarato:
“La Parità di genere è un valore che non può essere imposto ma dobbiamo rispettare le varie culture.”
Parliamo allora di rispetto, e col rispetto per la Nostra cultura come la mettiamo ?
Dal 1946 nella nostra costituzione è sancita la pari dignità tra i sessi nell’articolo 3
Non va dimenticato che per l’abrogazione del cosiddetto CODICE ROCCO, art. 587 del Codice Penale, noto come DELITTO D’ONORE le donne hanno atteso fimo al 1981, dopo i referendum sul divorzio e sull’aborto.
Vorrebbe forse reintrodurlo? magari assieme al matrimonio riparatore?
Sempre per rispetto, ma anche per coerenza, leggiamo cosa viene sancito nel
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA
1. La Consulta ispira la propria azione ai principi di uguaglianza, di pari dignità della popolazione e di integrazione degli stranieri nel tessuto economico e sociale del territorio dell’Unione; promuove i diritti dell’uomo e della donna, la cultura multietnica, della pace e della democrazia.
In un sol colpo il Sindaco Bellelli ha cancellato 70 anni di storia Italiana e di lotta per i diritti delle Donne.
Ha dichiarato di non riconoscere la valenza della Costituzione Italiana nei confronti delle donne straniere.
Ha reso nulli i principi enunciati nell’art.3 dello stesso regolamento approvato.
Ha offeso tutte le Donne Straniere negando loro un diritto universale, ed ha offeso tutte le donne Italiane che hanno lottato e sacrificato la loro vita per consentire oggi ad OGNI DONNA, che vive in Italia di avere la stessa dignità dell’uomo.