Era prevedibile, ed anzi, già scritto nelle premesse, che la seduta del consiglio comunale in cui si sarebbe discusso del problema del campo nomadi, si sarebbe trasformata in una sorta di vetrina pre-elettorale.Ci si apprestava a discutere un ordine del giorno di fatto superato dall’Ordinanza di sgombero del Sindaco, e siccome il regolamento del consiglio dà la possibilità di ammettere alla discussione anche proposte presentate all’ultimo istante su argomenti identici o analoghi a quelli previsti in calendario, era facile immaginare che ogni gruppo consigliare si sarebbe presentato con una propria proposta, rendendo la discussione un procedere in “ordine sparso”.Per questo motivo, prima della seduta, abbiamo avanzato la richiesta di una convocazione di seduta straordinaria del consiglio, dedicata solo ed esclusivamente al campo nomadi, possibilmente aperta e con diritto di parola per i cittadini. Una prospettiva che si sarebbe rivelata sicuramente interessante, qualora fossero stati invitati a partecipare rappresentanti del Comitato di Cortile e della comunità Sinti.Nulla a che vedere con quel percorso di partecipazione da noi auspicato fin dall’inizio e che resta a nostro giudizio l’unica via per arrivare ad una soluzione del problema, ma sicuramente un inizio di confronto ed un deciso passo in avanti rispetto a quanto fatto finora dall’Amministrazione, che incontrando in separata sede tutte le parti in causa, ha messo in piedi finora un dialogo tra sordi.Nella sostanza la seduta di consiglio ha dimostrato quanto sarebbe stato opportuno un consiglio aperto e ad hoc sul tema campo nomadi, peccato che nessuno dei consiglieri, a parte quelli presenti di ApC e della Lega, abbia sottoscritto la nostra richiesta.Lo ha dimostrato il PD, che ha stigmatizzato il fatto che venissero presentate in giornata 4 diversi ordini del giorno sul tema campo nomadi;lo ha dimostrato il Pdl, che ha auspicato più partecipazione e condivisione nelle decisioni prese dalla Giunta;lo ha dimostrato FdI, che ha auspicato una seduta di commissione ed una di consiglio per ridiscutere il tema del campo nomadi;lo ha dimostrato infine, l’intervento del consigliere che ha domandato, pur non potendo, ai Sinti presenti in aula, se erano favorevoli o contrari all’Ordinanza di sgombero. I Sinti hanno risposto di esser contrari, ed i cittadini che assistevano al consiglio sono apparsi piacevolmente sorpresi della risposta, ignorando evidentemente, fino a quel momento, che nessuno dei Sinti del campo è stato disposto a firmare la notifica di sgombero.Per il resto tutto come da copione, con le opposizioni all’attacco e la maggioranza in difesa, ma stavolta in maniera scoordinata ed in palese difficoltà.Le risposte alla nostra interrogazione hanno confermato il giudizio che avevamo già espresso in precedenza, dimostrando che ormai da anni nessuno faceva più controlli e che il Regolamento del campo nomadi era da tempo carta straccia.Ho trovato stridenti e velatamente razziste le considerazioni espresse da più parti, compreso l’Ass. Bellelli e il Sindaco, in cui veniva continuamente ribadita la necessità di responsabilizzazione dei Sinti: i Sinti si devono responsabilizzare e devono esser responsabilizzati.Questi vent’anni di lassismo nella gestione del problema, di aiuti sì, ma attenti che non fossero mai troppi, e mai troppo pochi, di sostanziale indifferenza col passare degli anni, di fronte al fatto che tutto restasse lì fermo come prima, ci raccontano casomai della necessità di responsabilizzare la politica prima ancora che i Sinti, e ci vuole una buona dose di supponenza per pretendere oggi da loro, lasciati crescere in una fogna a cielo aperto, responsabilità.Unica cosa degna di nota nella serata del consiglio, le parole di un Sinti raccolte da una nostra attivista, il quale avrebbe detto che quest’accelerazione dei tempi per lo sgombero, è dovuta al fatto che su quell’area dovrebbe sorgere il nuovo distributore di benzina a marchio Coop. Un’ipotesi suggestiva, la più interessante fra quelle sentite finora che, seppur valide, non ho trovato ancora abbastanza convincenti per giustificare una decisione così impopolare a pochi mesi dalle elezioni.Non ci resta che chiedere direttamente a Coop Estense:esiste un’ipotesi di costruzione del futuro distributore di benzina a marchio coop nell’area finora occupata dal campo nomadi?
PS. Ovviamente anche noi abbiamo presentato una nostra mozione senza la pretesa di aver la risposta in tasca ad un problema che si trascina da così tanto tempo.