BOCCIATO IL “QUESTION TIME”
PD, NCD e FI hanno bocciato la mozione del M5S Carpi che chiedeva di introdurre il “question time del cittadino” nel regolamento di funzionamento del consiglio comunale.
La nostra mozione, puntava a introdurre uno spazio dedicato ai cittadini in apertura di ogni consiglio comunale per poter rivolgere a sindaco e assessori quesiti e proposte su problematiche riguardanti il territorio comunale ed era vincolata a 1/2 ora del consiglio e regolamentata in maniera ferrea, con i passaggi istituzionali.
Parliamo quindi di 12 h in un anno, 1 h al mese!
Questo strumento è stato recentemente introdotto in molti comuni italiani, da qualunque colore politico.
SECONDO LA MAGGIORANZA L’AMMINISTRAZIONE GIA’ DIALOGA A SUFFICIENZA CON LA CITTADINANZA!
Il PD rimane arroccato sul suo modello di democrazia rappresentativa e non cede di un centimetro al cambiamento verso un modello partecipativo.
Ignora che tantissimi cittadini non si sentono più rappresentati (basti guardare le percentuali di voto). Noi vorremmo includerli e dare loro nuovi stimoli di partecipazione attiva.
Quando si tenta di introdurre strumenti semplici e veramente vicini alle esigenze dei cittadini, ci si scontra con un modo di intendere la politica e la cosa pubblica diametralmente opposto a quello del MoVimento 5 Stelle.
La nostra battaglia per scardinare le logiche della vecchia politica non si ferma qui, ovviamente, ma giovedì 12 novembre la democrazia partecipativa ha subito un altro duro colpo!
Hanno PAURA di Voi, di noi!
PS: Navigando abbiamo trovato questa affermazione del PD di Vallo della Lucania:
“La partecipazione del cittadino alla vita democratica e’ principio che discende direttamente dal diritto di sovranità popolare e dal diritto di cittadinanza.
Il principio di partecipazione e la trasparenza dell’azione amministrativa sancisce quattro diritti fondamentali: il diritto all’accesso, il diritto all’informazione, il diritto alla formazione, il diritto alla partecipazione.
Riteniamo che alcune iniziative di democrazia come il “ Question Time “ possano rappresentare l’effettiva garanzia di esercizio da parte dei cittadini dei diritti fondamentali anzidetti e nel contempo rappresentare occasione di arricchimento culturale e sociale delle comunità.”