L’alluvione in corso a Modena per la tracimazione del Secchia è il risultato del cambiamento climatico e del dissennato consumo del suolo. Fenomeni di questo tipo sono destinati a riproporsi in futuro con sempre maggior frequenza, se non si pone un argine, non al fiume, ma all’impatto dell’uomo sull’atmosfera e sul territorio.
Dopo questa alluvione, ancora in corso e non si sa per quanto, è giusto ricordare al Pres. della Provincia di Modena, Sabattini, visto che la Provincia rientra tra i soci azionisti di Autobrennero Spa, quanto riporta il decreto di VIA-Valutazione di Impatto Ambientale per la realizzazione della terza corsia dell’Autostrada del Brennero:
“In particolare dovranno esser predisposti degli appositi studi idraulici che individuino le misure atte a limitare l’impatto connesso con “l’esecuzione dei rilevati e opere d’arte connesse con il nuovo svincolo per Sassuolo, il quale potrebbe limitare condizioni di funzionalità idraulica dell’invaso e di laminazione, in casi di esondazione del Fiume Secchia”, come il proponente stesso afferma”.
Questi studi sono stati fatti?