Comunicato stampa n°16 11 MARZO 2015:
A qualche giorno dalla commissione consiliare per la presentazione del “ piano di sostituzione della rete di distribuzione acqua in cemento amianto”, possiamo dire di condividerlo in pieno ma con due grosse perplessità:
– Primo ci è voluto troppo tempo per pensarlo, figuriamoci per farlo ,quando si tratta di sicurezza anche i secondi hanno importanza.
– Secondo dubitiamo della reale volontà dell’amministrazione comunale, non avendo ad oggi destinato nemmeno un euro a questo progetto indispensabile per la salute pubblica, basterebbe un risparmio del 5% sul totale delle spese comunali per racimolare ben 4 milioni e mezzo da destinare ai primi lavori che potrebbero iniziare domani.
Se il problema fosse stato affrontato concretamente prima dalla giunta Campedelli e poi da quella Bellelli , adesso festeggeremmo già i primi 5 km di nuove condotte principali dell’acqua, ma non è così.
Forse non tutti ricordano, ma dopo il terremoto del Maggio 2012, come gruppo consiliare M5S, abbiamo chiesto ed ottenuto che venissero monitorati i contenuti di fibre di amianto nell’acqua potabile.
A Marzo 2013 abbiamo chiesto che ci venisse comunicato un piano della sostituzione delle tubazioni e la pianta della distribuzione idrica per conoscere quanto era in Cemento Amianto e quanto in altri materiali.
Durante la campagna elettorale l’amministrazione ci aveva assicurato che sarebbe stato preparato un piano entro settembre 2014, ma dopo una interrogazione comunale abbiamo saputo che sarebbe arrivato a fine anno, poi in verità ora siamo a Marzo 2015.
Abbiamo lavorato insieme, mettendo a disposizione della città le competenze tecniche di alcuni del gruppo M5S di Carpi , in modo scientifico ed accurato arrivando alla stessa soluzione che oggi Aimag condivide totalmente: “partire dalla sostituzione delle adduttrici principali”.
La scelta se appoggiare o meno l’utilizzo del “formulato” da inserire nelle tubature per la creazione di un biofilm è stata ampiamente studiata ed approfondita con medici universitari, tecnici Aimag ed operatori Asl .
La soluzione, dal punto di vista tecnico, è valida, ma non dal punto di vista medico:aggiungere metalli come lo zinco, considerato per di più un potenziale cancerogeno, alle fibre di amianto è altamente pericoloso inoltre il biofilm che si formerebbe all’interno dei tubi non assicura la salubrità dell’acqua.
In ultimo a dicembre 2014 di fronte all’inerzia dell’amministrazione abbiamo suggerito e sostenuto il Comitato Acqua Pubblica affinché indica un referendum comunale sul tema: urgenza sostituzione tubature acque, e divieto di vendita/fusione di Aimag ad Hera.
Aver perso tempo ci ha fatto perdere anche la possibilità di trasformare il problema in opportunità occupazionale.
Con questo piano Aimag può assumere nuove squadre di intervento, dando un luogo di lavoro a decine di persone facenti parte di in un settore in crisi. Possiamo cercare di lavorare con una fonderia della zona per la produzione dei tubi in ghisa, possiamo lavorare perché le risorse che saranno investite in questa priorità siano il più possibile mantenute all’interno del territorio.
Non è accettabile che dopo un anno di discussione dove si parla di piani da 70 milioni di euro da finanziare con fondi straordinari, l’azione intrapresa dall’ amministrazione sia unasemplice lettera a Renzi e Bonaccini per chiedere aiuto, che nessuno ha avuto l’onore di leggere, oltre alla paventata minaccia di una “tassa di scopo”, ovvero una richiesta di denaro una tantum ai cittadini .
Sarebbe stato un gesto importante presentarsi con un piano di ricerca fondi rispetto ai finanziamenti regionali ed europei, in modo da dare almeno la parvenza di essere pronti a partire entro fine anno con il primo stralcio di intervento sulle tubazioni principali.
L’amianto, è una sostanza cancerogena per tutti gli esseri del genere animale di cui anche l’uomo fa parte, nessuno escluso. Sono decenni che se ne conosco i pericoli, e sono decenni che si nascondono verità per tornaconti personali (vedi caso Eternit).
Con l’acqua facciamo di tutto, l’acqua insieme all’aria sono i nostri primi indispensabili beni per vivere . Risulta difficile associarli a terribili pensieri di morte, ma non illudiamoci.
Tra tutti quelli che in questo momento stanno partecipando a questo torneo di ping pong, il “principio di precauzione” non è nemmeno stato preso in considerazione.
Riteniamo che sia il momento di decisioni importanti e di scelte sagge, per il bene di tutti.
Quattro slides proiettate su un muro possono esser un inizio ma anche una offesa all’intelligenza dei carpigiani.
Cosa fare nel mentre? Nulla di magico ma tante piccole azioni come:
– continuare a promuovere nelle mense scolastiche l’acqua in bottiglia a TUTTI/E I BAMBINI/E e meglio ancora se di vetro oppure distribuire l’acqua presa direttamente alla fonte a Rubiera mediante boccioni
-promuovere gruppi di acquisto alla ricerca di filtri efficaci per il trattamento della totalità delle acque di casa che prima siano stati testati in modo efficace dai ricercatori scientifici delle nostre università.
-sostenere i due referendum proposti dal “comitato per l’acqua pubblica” aventi ad oggetto la sostituzione dei tubi dell’acqua in cemento/amianto ed impedire la fusione o vendita di Aimag ad Hera, per far comprendere chiaramente all’amministrazione quale è la volontà dei cittadini, e ricordargli che sia i tubi e le azioni di Aimag sono di proprietà dei cittadini e non del Sindaco.
Questo è tutto quello che abbiamo fatto pur essendo una minoranza all’interno dell’amministrazione, ma non smetteremo di lottare fino a quando non potremo dire : “Acqua purissima, buonissima , carpigianissima …. Proprio acqua da serie A”
Grazie
Luca Severi e Movimento 5 Stelle Carpi
Monica Medici
Eros Andrea Gaddi